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Sicurezza, allarme suicidi nelle forze di polizia

Nel silenzio generale, alla vigilia del 2 giugno, continuano ad aumentare i casi di suicidi di poliziotti e carabinieri. Siamo di fronte a un allarme sociale che lo Stato non può ignorare e anzi deve contrastare assicurando un efficace supporto psicologico agli uomini e alle donne in divisa.
Con una risoluzione a prima firma Roberto Rossini approvata in commissione Difesa alla Camera, il MoVimento 5 Stelle ha già indicato chiare linee di intervento. La prevenzione passa da percorsi di dialogo con chi vive situazioni di disagio. Molto probabilmente spesso chi vuole aprirsi si trova di fronte a ostacoli rigidi e riflessi gerarchici che aumentano l’isolamento. Chiediamo massima attenzione ai ministri Lamorgese e Guerini su questo fenomeno e per questo abbiamo presentato un’interrogazione:

Al ministro dell’Interno e della Difesa
per sapere, premesso che:
dall’inizio del 2022 si sono registrati numerosi casi di suicidi e di tentativi di suicidio, tra gli appartenenti alle forze di polizia;
a parere dell’interrogante è importante indagare sui fattori alla base del fenomeno e contestualmente avviare percorsi di ascolto e supporto utili a non pregiudicare l’operatore e aiutarlo a superare il disagio senza il timore di pregiudicare le opportunità di carriera;
con diversi atti fra cui la Risoluzione numero 7-00243 approvata dalla commissione Difesa della Camera in commissione il Movimento 5 Stelle aveva già affrontato questa problematica illustrando alcune linee di intervento:-
Quali azioni concrete i Ministri interrogati intendano promuovere al fine di contrastare il fenomeno dei suicidi del personale di polizia.
Giuseppe Brescia, Anna Bilotti, Angelo Tofalo