La commissione che presiedo, Affari Costituzionali della Camera dei deputati, ha deliberato l’avvio di una indagine conoscitiva sulle politiche dell’immigrazione, del diritto d’asilo e della gestione dei flussi migratori, che avrà una durata di 1 anno.
I temi saranno: sistema di accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati, rimpatri e detenzione amministrativa, procedure amministrative relative al diritto d’asilo, programmazione dei flussi e tutela dei minori stranieri non accompagnati e delle altre categorie vulnerabili.
Sono previste audizioni di organizzazioni internazionali operanti nel settore dell’immigrazione, rappresentanti della Commissione Europea e del Parlamento europeo, il Ministero dell’Interno, il Ministero del Lavoro, la Commissione Nazionale per il diritto d’asilo, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, l’Istat, esperti della materia e associazioni attive nel settore.
Non mi stancherò di ribadire che l’immigrazione è un fenomeno complesso che richiede un approccio multidisciplinare, slegato da logiche emergenziali ed esclusivamente securitarie. Il calo degli sbarchi non può essere l’unico obiettivo di questa legislatura e di questa maggioranza, anzi questa riduzione permette di affrontare diversi nodi rimasti irrisolti nonostante il recente intervento del legislatore. Tra questi i rimpatri e soprattutto la necessità di assicurare canali legali d’ingresso sicuri nel nostro Paese.
La proposta di indagine è stata approvata senza voti contrari.
Un buon inizio perché non bastano slogan.