Il tremendo terremoto che ha distrutto intere cittadine del centro Italia ci porta a riflettere ancora una volta su quale sia il modo più assennato per impiegare le scarse risorse a disposizione del nostro paese. Qual è la grande opera davvero necessaria all’Italia? Per noi del M5S la risposta è scontata: un piano pluriennale per mettere in sicurezza l’intero parco dell’edilizia scolastica, risanando ove possibile o costruendo nuove, moderne ed efficienti strutture dove non è possibile recuperare, ammodernare gli edifici.
Se si pensa la quasi totalità del territorio nazionale è interessato da rischi più o meno elevati di tipo sismico o idro-geologico, è quasi ovvio immaginare di puntare tutto su misure che vadano nella messa in sicurezza in primis di quei luoghi frequentati dai soggetti che uno Stato degno di questo nome dovrebbe preoccuparsi maggiormente di tutelare.
Ma, come abbiamo sempre sostenuto, oltre alla messa in sicurezza, con un piano del genere si potrebbe cogliere una straordinaria occasione, ossia quella di rinnovare finalmente l’intero patrimonio edilizio della scuola e lanciare una nuova era anche dal punto di vista didattico. Eccellenti (ma pochissimi) esempi già esistono e noi siamo convinti che debbano essere la stella polare da seguire per elevare il livello di qualità del nostro sistema scolastico e restituire sicurezza e tranquillità a docenti, famiglie e studenti.
Per questo stiamo già lavorando per approntare una seria programmazione pluriennale attraverso la quale sarà possibile monitorare gli istituti che insistono sul territorio nazionale, a cominciare dalle zone maggiormente a rischio, per decidere assieme agli Enti Locali quali interventi effettuare prioritariamente e dove eventualmente decidere di eliminare edifici fatiscenti e completamente inadeguati a svolgere l’importante funzione di “ambiente educativo” per costruire strutture flessibili e all’avanguardia.
Lavoriamo incessantemente per un’Italia migliore, a cominciare dalla scuola.