Inizierà domani in commissione l’esame della proposta di legge costituzionale a firma della collega Vittoria Baldino che limita il ricorso alla decretazione d’urgenza, riequilibrando il rapporto tra Parlamento e Governo.
Le Camere hanno più di un anno a disposizione per completare il percorso delle riforme costituzionali, iniziato con la riduzione del numero dei parlamentari. In questi anni le commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato hanno lavorato su importanti progetti di legge che non possono rimanere incompiuti. È sempre più urgente quindi un tavolo tra tutte le forze politiche per aprire una sessione costituzionale e definire in maniera trasparente i contenuti di un patto, per le istituzioni e i cittadini.
Il referendum propositivo, le nuove regole per il referendum abrogativo, i poteri speciali di Roma Capitale e l’adeguamento del numero dei delegati regionali per l’elezione del Capo dello Stato sono i primi tasselli di un percorso da portare avanti a larga maggioranza, discutendo anche di sfiducia costruttiva e di rapporto tra Stato e regioni.
Di fronte all’astensionismo e agli attacchi alle istituzioni serve un sano protagonismo del Parlamento, senza veti e con dialogo e collaborazione.