Dovrà ricredersi chi fino ad oggi ha accusato questa maggioranza di razzismo, fascismo e disumanità.
A meno che non si pensi che anche i giudici della Corte Europea dei Diritti dell’uomo siano xenofobi della peggior specie, si deve ammettere che la linea rigorosa tenuta da questo governo è sempre stata nel rispetto delle regole.
Conseguentemente spero che il governo non mancherà di fornire tutta l’assistenza necessaria alle persone vulnerabili che si trovano a bordo.
Per evitare nuovi casi come la Sea Watch, bisogna lavorare a vie alternative legali d’accesso al nostro Paese.
È quello che stiamo facendo con i corridoi umanitari ad esempio, perché nessuna persona in chiaro stato di necessità deve essere costretta ad affidarsi a trafficanti di esseri umani ed affrontare il mare rischiando di morire.
Gli arrivi devono essere controllati, strutturati, gestiti dalle autorità.
L’Europa dovrà prendere atto anche di questa sentenza e capire una volta per tutte che l’Italia non può essere lasciata sola nell’affrontare questa sfida globale.
